PROFESSORE
Taller de Arquitectura
COORDINATE
45.340222, 12.312941
LOCALITÀ
Lido
AMBITO
Isole
AREA
Strada Zaffi da Barca, Bocca di Porto di Malamocco-Alberoni
TAG
Riqualificazione infrastrutture militari, Valorizzazione storico-culturale, Cucitura e ricucitura, Potenziamento della qualità paesaggistica, Rapporto con l’acqua, Spazi per la collettività
TEMA
Venezia è una delle più belle tracce prodotte dallo spirito umano: ostinata a sopravvivere, prodotto di ingegno e creatività, capace di trasformare pericoli in virtù. La storia e l’eccezionale bellezza di questo Arcipelago sono state definite dai traffici commerciali e dalla violenza, dalla diversità e dallo scambio. Quale tipo di innesto contemporaneo potrà dialogare con le rovine esistenti, con le minacce e le invasioni del nostro tempo libero, collocandosi in un brandello di terra fra il mare e la laguna?
Riflessioni su crisi, rovine e spazi per il tempo libero entro non più di 100 metri tra la laguna e il mare.
DESCRIZIONE
La Batteria di Cà Bianca, costruita nel 1880, si colloca in un’area del Lido a bassa densità residenziale e fa da cerniera tra il nucleo urbano più denso e quello più rarefatto, dove finiscono gli stabilimenti balneari e cominciano i Murazzi con cui la batteria confina. L’edificio principale che si sviluppa parallelamente alla direttrice dei Murazzi, è coperto da un terrapieno e presenta un unico prospetto sul fronte ovest; nelle vicinanze sono presenti altri edifici di minor dimensione e modesto interesse. La darsena è un elemento molto caratteristico di questo lotto, poiché stabilisce un legame diretto con la laguna. Al di là di via Sandro Gallo si trovano altre attività ad uso pubblico che hanno una forte interazione con il contesto: una remiera, un maneggio con relativo ippodromo e la biblioteca “Hugo Pratt”.