PROFESSORE
Cristiane Muniz + Fernando Viegas (UNA Arquitetos)
COORDINATE
45.425371, 12.321467
LOCALITÀ
Giudecca
AMBITO
Isole
AREA
Sacca San Biagio, Rio del Ponte Lungo
TAG
Costruire nuove centralità, Artigianato, Valorizzazione storico–culturale, Forme dell’abitare collettivo, Riqualificazione e rifunzionalizzazione, Mobilità, Rapporto con la laguna, Spazi per la collettività, Smart cities
TEMA
Le isole della Giudecca e Sacca Fisola si presentano come l’ambito ideale per mettere in atto il concetto di sostenibilità a Venezia dando voce a tutte le componenti che lo caratterizzano: ambientale, sociale ed economico. Si tratta di ideare una “spina dorsale” infrastrutturale che connetta le due isole lungo il margine meridionale delle stesse, trasformando il carattere discontinuo di questo fronte della Giudecca e di conseguenza la sua vivibilità.
Con questa operazione si intende valorizzare e promuovere: il verde esistente e futuro, sottolineandone la natura di spazio pubblico e consolidandone le connessioni con il tessuto urbano quale elemento unificante del progetto; l’approvvigionamento energetico dell’area, nell’ottica dell’ottimizzazione delle risorse e di una futura autosufficienza; l’accessibilità e l’inclusività dei percorsi e degli spazi pubblici dell’isola, considerando l’utenza diversificata che li percorre; la propensione dell’area alla destinazione residenziale, artigianale e manifatturiera.
DESCRIZIONE
Sacca Fisola è un’isola artificiale ricavata negli anni Sessanta per interramento di una barena preesistente. Ospita un quartiere popolare e non presenta monumenti o edifici di particolare rilievo architettonico, ma nella sua parte più a sud si trova un centro sportivo (con campi da tennis, da calcetto e la piscina comunale) molto frequentato ma mal connesso con la prossima isola della Giudecca. Quest’ultima è da sempre parte integrante di Venezia e ne risulta storicamente intimamente legata; conserva però una tipologia insediativa molto caratteristica, probabilmente dovuta alla prolungata presenza di orti e giardini ancora oggi presenti, dove un’unica fondamenta verso nord, sul canale della Giudecca, dà accesso alle calli a essa perpendicolari che consentono di penetrare all’interno dell’isola ma raramente di circolare al suo interno. A sud infatti si trovano imprese cantieristiche, giardini e nuovi insediamenti residenziali che hanno recuperato e riarticolato alcuni spazi di risulta e abbandonati sostenendo questa nuova vocazione contemporanea dell’isola.