Abitare sull’acqua

PROFESSORE
Antonella Gallo + Claudia Cavallo + Laura Scala

COORDINATE
45.282742, 12.299652

LOCALITÀ
Lido di Pellestrina

AMBITO
Isole

AREA
Barene di Burano-Torcello, Canale Dese, Canale di Sant’Antonio

TAG
Artigianato, Valorizzazione storico–culturale, Rapporto con l’acqua, Potenziamento della qualità paesaggistica

TEMA
A partire dalle differenti tipologie di ricoveri lagunari presenti nella Laguna di Venezia (nord e sud), la proposta del workshop è quella di ripensare un modo di ‘abitare’ sull’acqua (dentro, sul bordo, di fronte) attraverso l’incontro di rifugi ‘moderni’ e contemporanei con i propri archetipi, in un territorio lagunare idealizzato che parte da Pellestrina per generalizzarsi in un mondo di confine tra terra e acqua (nel quale si costruisce con materiali locali…)
È un abitare estremo, quello che si sostanzia storicamente in questi luoghi, e forse dovrebbe mantenere questa condizione di temporaneità, legata a un momento di lavoro, o svago, legata a un rifugio del pensiero.
Quali possono essere le modalità di attacco a terra, quale rapporto tra struttura, ‘approdo’, involucro, piattaforma o pontile?
Quale rapporto tra struttura e figura?
Le risposte di alcuni esempi contemporanei prodotti in luoghi ugualmente mutevoli o pericolosi, o proprio paludosi, ci aiutano ad esplorare un mondo di soluzioni che possono ampliare o attualizzare le casistiche espresse della tradizione lagunare veneta.
I ricoveri esistenti offrono una varietà di figure e materiali e tessiture che esprime un rapporto di diretta derivazione dal luogo, un rapporto da esplorare e portare a possibili invenzioni.

DESCRIZIONE
La pesca costituisce ancora oggi un’importante attività produttiva, soprattutto nelle zone marginali della laguna, come pellestrina a sud, Burano, Torcello e le barene a nord. I pescatori continuano a realizzare in maniera spontanea differenti tipi di ricoveri e depositi delle attrezzature. Generalmente questi luoghi sono raggiungibili solo attraverso le imbarcazioni e si configurano in modi diversi: come palafitte a Pellestrina, come dei sistemi a torre con la rete detta “bilancione” nelle barene a nord, e come piattaforme attrezzate nelle vicinanze di Burano e di Torcello.
Queste diverse strutture sono si descrittive dei diversi modi in cui vengono utilizzate, ma ciò che le caratterizza di più è l’esposizione delle attrezzature in uso o meno che spesso finiscono per essere l’immagine stessa del ricovero.